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Lo sviluppo del Sud passa dal volontariato

Da sempre lo spirito del volontarito ha animato l’anima e il cuore delle persone del Sud, fino al riodino con la legge quadro del volontariato legge n. 266 dell’11 agosto 1991 .
Nel corso degli anni il volontariato è cresciuto molto in tutto lo stivale, con esempi sempre più lampanti in soluzioni e in affiacamento alla pubblica amministrazione per supportare molte delle mancanze ed in casi dando supporto attivo e vitale nel sociale.
Il territorio che maggiormente si è distinto quest’anno è quello di Cosenza, in Calabria, che conta oltre 1200 Enti del TErzo Settore (ETS) e 12 mila volontari e volontarie, a sostegno delle persone fragili, nei quartieri periferici o nella valorizzazione dei beni comuni. Sono alcuni dei dati che sono stati presentati lo scorso 25 marzo in occasione di “#volontari protagonisti nelle comunità” l’iniziativa che apre ufficialmente l’anno della città calabrese da Capitale italiana del volontariato. Il titolo è assegnato da CSVnet, con il patrocinio di #Anci e con il coinvolgimento di Forum nazionale del terzo settore e Caritas italiana .
Cosenza e la sua provincia hanno dimostrato di essere una realtà vivace e solidale grazie al lavoro svolto quotidianamente dal terzo settore dai volontari impegnati principalmente in ambito sociale.
Dati che raccontano un universo in movimento che è riuscito a portare sul territorio, lo scorso anno, grazie alla capacità di rispondere adeguatamente a bandi e avvisi, ben 9 milioni e 500 mila euro. Risorse investite in attività a sostegno dei più deboli, dei minori, dei quartieri periferici, dei malati, dei detenuti e nella valorizzazione dei beni comuni o in attività di prevenzione o promozione della salute.

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